Una spiegazione scientifica del Reiki

"Tutto è energia e questo è tutto quello che esiste." Albert Einstein

LE CORRENTI ELETTRICHE NEL CORPO

Alcuni aspetti dell’attività dei guaritori stanno cominciando a essere compresi da un punto di vista scientifico, mentre si cerca di formulare una teoria relativa al modo in cui il reiki interessa i campi elettromagnetici generati da tutte le cose viventi. Di questo affascinante argomento parla il dott. James Oshmann nel suo recente libro, Energy Medicine – The scientific basis. Da qualche tempo sappiamo che nel corpo passano correnti elettriche che fluiscono attraverso il sistema nervoso e costituiscono uno dei modi in cui il corpo regola se stesso. Il sistema nervoso è collegato con tutti gli organi e i tessuti del corpo, e coordina il flusso proveniente dal cervello per regolare tutte le attività dell’organismo.

 

SCIENZA E REIKI

Vi sono anche correnti elettriche che fluiscono dal cuore tramite il sistema circolatorio, reso praticabile dalla soluzione salina del sangue, che fornisce così un ulteriore via di passaggio dell’elettricità; oltre 80.000 km. Di vasi sanguigni permettono all'elettricità del cuore di raggiungere ogni parte del cuore. Le correnti elettriche toccano tutte le cellule del corpo e passano tra di esse. Molte cellule contengono cristalli liquidi, presenti nelle membrane cellulari, nelle guaine mieliniche dei nervi e in varie altre zone. Tutti i cristalli producono effetti pizoelettrici quando ricevono una pressione, e perciò i cristalli liquidi del corpo generano continuamente correnti elettriche, le quali sono spesso coerenti: vale a dire che, come nel caso di un laser, le frequenze in una data area sono tra loro in armonia.

 

Queste vibrazioni Possono viaggiare all’interno del corpo e anche irradiarsi nell’ambiente circostante; ciò fa venire in mente i potenziali effetti terapeutici del tambureggiamento: mentre la pressione generata dai colpi interagisce con i tessuti del corpo, si creano correnti e campi elettrici ritmici che influiscono sull’attività biologica dei tessuti stessi.

 

UN SECONDO SISTEMA NERVOSO: IL PERINEURIO E I CAMPI BIOMAGNETICI

Il perineurio è composto da uno strato connettivo che circonda il sistema nervoso centrale; esso è stato descritto da Robert O. Becker in una serie di articoli [Evidence for a Primitive DC Electrical Analog System Controlling Brain Function, In Subtle Energies, 2(1)/1991, p.71-88]

 

Oltre la metà delle cellule del cervello sono perineurali. Il perineurio opera con corrente diretta, è controllato da onde celebrali ed è direttamente implicato nel processo di guarigione. Quando una qualunque parte dell’organismo subisce una lesione, il sistema perineurale genera nell’area danneggiata un potenziale elettrico che avverte il corpo, mentre invia nel punto interessato cellule risanatrici come globuli bianchi, fibroplasti e cellule cutanee mobili. Quando la lesione guarisce, il potenziale elettrico cambia. Il sistema perineurale è anche molto sensibile e reattivo a CAMPI MAGNETICI ESTERNI. Tutte le volte che una corrente elettrica scorre in un conduttore, intorno a questo si crea un campo magnetico. Le correnti che fluiscono negli esseri umani generano campi chiamati biomagnetici che penetrano e circondano il corpo, e sono stati misurati per mezzo di magnetometri assai sensibili. Per misurare i campi biomagnetici di molte parti dell’organismo, tra cui il cervello, il cuore e vari organi, il dott. Jhon Zimmerman della facoltà di medicina dell’università del colorado si è servito di uno SQUID (Super Conducting Quantum Interference Device, dispositivo a superconduttore convenzionale ad interferenza quantistica). I valori biomagnetici stanno diventando utili per capire come opera il corpo e nella diagnosi delle malattie. [D. Cohen, E.A. Edelsack, J.E. Zimmerman, “Magnetocardiograms Taken inside a Shielded Room with a Superconducting Point-Contact Magnetometer”, in Applied Physics Letter, 16/1970, p 278-280]

 

Il cuore possiede il campo biomagnetico di maggiore intensità, misurato fino ad una distanza di oltre 4,5 metri. Il cervello e tutti gli altri organi sono anch’essi circondati da campi biomagnetici che pulsano a varie frequenze e interagiscono l’uno con l’altro. Finchè rimane sano un organo possiede una specifica frequenza che cambia in caso di lesioni. L’insieme di tutti i campi biomagnetici da luogo ad un campo complessivo che circonda il corpo ed è, naturalmente, simile a ciò che chiamiamo AURA, di cui può quindi costituire uno dei principali elementi, sebbene presenti anche altri aspetti.

 

Trattamento Reiki

L’INTERAZIONE DEI CAMPI BIOMAGNETICI TRA INDIVIDUI

I campi interagiscono con altri in prossimità del corpo, compresi i campi di altre persone; tale principio è chiamato induzione e significa che un campo magnetico può avere effetto su di un altro, modificandolo e variando l’intensità e la frequenza delle correnti elettriche che scorrono nel suo conduttore. Quindi il campo biomagnetico di un individuo influisce su quello di un altro, con possibili effetti sul suo benessere e sul funzionamento di organi e tessuti. Ciò conferisce un significato reale all’espressione “personalità magnetica” e spiega anche tecnicamente il fatto che una persona riesca a operare terapeuticamente su di un’altra. Perciò da un punto di vista scientifico, l’essere di un individuo non si ferma alla pelle, ma si estende all’ambiente circostante. A livello di esperienza personale, sappiamo che ciò è vero, dal momento che tutti percepiamo la presenza di altri; ora ne abbiamo la prova e la spiegazione tecnica. Anche le mani sono circondate da campi biomagnetici; quelle delle mani dei guaritori, misurati mentre operavano per mezzo di un semplice magnetometro consistente in due bobine di 80.000 spire ciascuna e collegato ad un amplificatore, sono risultati molto più intensi dei campi degli individui normali. Le mani dei guaritori avevano un intensità di campo di 0,002 gauss, mille volte maggiore di quella di qualsiasi altro campo emesso dal corpo. Il campo pulsava con una frequenza variabile compresa tra 0,3 e 30 Hz, con la concentrazione maggiore di energia nel raggio di 7-8 Hz.

[C.W. Smith, “Biological Effects of Weak Electromagnetic Fields”, In M.W. Ho, F-A, Popp, U. Warnke (a cura di) Bioelectrodynamics and Biocommunication, Singapore, World Scientific, 1994, capitolo 3, p.81-107] [A Seto, C Kusaka, S Nakazato et al., “Detection of Extraordinary Large Biomagnetic Field Strenght from Human Hand”, in Acupuncture and ElectroTherapeutics Research International Journal, 1992, p.17, 75-94]

 

IL CONCETTO METAFISICO: LA MALATTIA INIZIA NELL’AURA O CAMPO BIOMAGNETICO

L’energia terapeutica nelle mani è almeno parzialmente generata dal sistema perineurale che circonda i nervi e crea un percorso per le correnti elettriche dirette: queste vengono modulate dalle onde celebrali, che sono a loro volta controllate dal talamo. Oltre al biomagnetismo, dalle mani possono emanare altre forme di energia terapeutica; in base ad alcune prove, delle mani dei guaritori scaturiscono raggi infrarossi, microonde e altri tipi di emissione fotonica a cui i sistemi biologici sono sensibili. Quando una persona è malata, uno o più organi del suo corpo avranno frequenze biomagnetiche comprese in una banda non salubre. Herbert Frohlich, un ricercatore che ha scoperto molti aspetti interessanti dei campi biomagnetici del corpo, cosi spiega il processo: Un insieme di cellule, in un tessuto o in un organo, possiedono sicuramente determinate frequenze comuni che regolano processi importanti, come la divisione cellulare. Normalmente, tali frequenze di controllo sono molto stabili; se per qualche ragione, la frequenza di una cellula cambia, i segnali trascinanti delle cellule vicine tenderanno a reinstallare la giusta vibrazione. Tuttavia, se un numero sufficiente di cellule esce dal sincronismo, l’intensità delle vibrazioni collettive del sistema può diminuire fino alla perdita della stabilità e della coerenza, provocando spesso malattie o disfunzioni. Ciò concorda con il concetto metafisico secondo cui la malattia inizia nell’aura o nel campo biomagnetico, prima di svilupparsi nel corpo fisico.

 

Quando un guaritore pone una mano vicino ad un organo malato e comincia il trattamento, il campo biomagnetico emesso dalle sue mani diventa molto più intenso di quello dell’organo e inizia a pulsare alle frequenze necessarie per la cura di quest’ultimo. Grazie alla maggiore intensità, il campo biomagnetico dei guaritori induce le frequenze salubri nell'organo nel campo dell’organo malato, che viene in tal modo stimolato a riportare le proprie vibrazioni nella banda positiva. Tale correzione influisce a sua volta sulle correnti elettriche che fluiscono nelle cellule e nel sistema nervoso all’interno dell’organo e intorno ad esse, nonché su suoi processi biologici, e così può aver luogo la guarigione. Sono state studiate alcune delle frequenze terapeutiche per vari tessuti del corpo: i nervi guariscono a una frequenza di 2 Hz, le ossa a 7 Hz, i legamenti a 10 Hz e i capillari a 15 Hz.

 

Il processo può anche essere reversibile, quando un guaritore esamina o cerca di trovare zone disturbate nel campo biomagnetico di un paziente; in questo caso egli sposta lentamente una o entrambe le mani pochi centimetri sopra il corpo, stando attento alle sensazioni che avverte nei palmi. Il campo del paziente induce cambiamenti in quello delle mani del guaritore che quest’ultimo è in grado di percepire, riuscendo così a localizzare le aree disturbate. Una delle caratteristiche peculiari del reiki consiste nel fatto che la capacità di praticarlo deriva da un attivazione; inoltre esso non deve essere diretto dalla mente conscia del guaritore, ma agisce autonomamente, senza ricorrere all’energia personale di questi.

[B.F Sisken, J. Walker, “Therapeutic Aspects of Electromagnetic Field for Soft Tissues healing”, in M. Blank (a cura di) Electromagnetic Fields: Biological Interactions and Mechanisms. Advances In Chemistry Series 250, WASHINGTON DC, American Chemical Society, 1995, p. 277-285 – [H. Frohlich “Coherent Electric Vibrations in Biological System and the Cancer Problem”, in IEEE Transactions on Microwave Theory and Techniques MTT, 26/1978, p. 613-617 [P. Andersen, S.A. Andersson, [“Physiological Basis of the Alpha Rhytm”, New York, Appleton-Century Crofts, 1968]


TENENDO PRESENTE QUANTO SU ESPOSTO COME OPERANO L’ATTIVAZIONE E I TRATTAMENTI DEL REIKI?

L’attivazione potrebbe risvegliare in ciascuno di noi un elemento congenito che possiede un livello superiore di intelligenza riguardante l’integrità, il benessere e la guarigione ; poiché l’intelligenza risiede all’esterno della mente conscia, sarebbe corretto che affermare che essa proviene da una fonte superconscia dentro di noi. Inoltre, il fatto che il reiki non attinge all’energia di chi lo pratica denota che l’attivazione rende operante una fonte energetica diversa da quella che provvede alle nostre necessità quotidiane. Perciò il reiki conferma che possediamo un potenziale nascosto, latente nella maggior parte delle persone, ma in grado di essere destato. Il superconscio può allora guidare il funzionamento del talamo e del sistema nervoso perineurale per generare energia reiki e convogliarla sull’area danneggiata. Attraverso le mani del guaritore. L’energia reiki può configurarsi semplicemente come una miscela speciale composta da energia biomagnetica di altri tipi, e creata dalla mente superconscia esattamente secondo quanto richiesto dalla parte del corpo su cui vengono poste le mani, così da riavviare e completare il processo di guarigione.

 

Sulla base di questi concetti, possiamo immaginare che siano possibili tipi di terapia più potenti o efficaci, qualora vengano impiegati aspetti ancora più elevati della mente superconscia per formulare specifiche combinazioni di frequenze e intensità energetiche allo scopo di raggiungere la guarigione con maggiore rapidità e in casi di particolare gravità. La guarigione potrebbe comportare speciali mescolanze d’amore, compassione e grazia, che contribuiscono a stimolare la parte malata a liberarsi da vecchi schemi e recuperare la salute. La terapia più efficace può essere paragonata ad un meccanico d’auto straordinariamente abile, che, grazie alla sua grande esperienza ed intelligenza, riesce a risolvere problemi che i colleghi non sono in grado di affrontare. Aumentando la capacità di percezione e curando noi stessi più in profondità, il nostro potenziale di guaritori continuerà ad essere stimolato, consentendoci di fare riferimento ad aspetti superiori della mente superconscia per sviluppare facoltà ancora più raffinate.

 

CAMPI BIOMAGNETICI E REIKI A DISTANZA – LE ONDE SCALARI

L’intensità dei campi biomagnetici diminuisce rapidamente man mano che ci si allontana dalla loro fonte. Perciò, mentre le precedenti teorie possono spiegare la guarigione quando il terapeuta si trova accanto al paziente, come è possibile fare altrettanto nel caso che quest’ultimo si trovi a diversi chilometri di distanza, o addirittura dall’altra parte del pianeta? La spiegazione può essere offerta dalle onde scalari. Quando due campi magnetici hanno una frequenza identica o contraria, si annullano a vicenda; ciò non elimina i loro effetti perchè rimangono i potenziali, che creano le cosiddette onde scalari; queste non interagiscono con gli elettroni, come fanno i campi magnetici, ma con i nuclei atomici, e non possono essere bloccate dalle gabbie di Faraday o da altre schermature, propagandosi a qualsiasi distanza senza diminuire di intensità. Si è anche dimostrato che influiscono sui tessuti biologici e sono in grado di favorire la guarigione. Esse possono realmente costituire la fonte principale di effetti terapeutici, piuttosto che i campi magnetici. Secondo il dott. James Oschmann, in genere, si ritiene che siano i campi elettrici e magnetici a interagire con gli organismi, ma alcuni ricercatori pensano che all’origine di tali effetti vi siano in realtà onde scalari e potenziali. I tessuti viventi del corpo, essendo composti da molecole e atomi, sono direttamente collegati a tutte le forze della natura e da esse influenzati. E’ del tutto normale presupporre che, con l’evolversi degli esseri viventi, siano entrate a far parte del funzionamento del corpo energie note ed ignote. Studiando tutto ciò che è vivo, e in particolare noi stessi, abbiamo l’opportunità di capire anche le più profonde e misteriose forze dell’universo.

[G. Rein, “Biological Effects of Quantum fields and Their Role in the Natural Healing Process”, in Frontier Perspectives, 7(1)/1998, p. 18-23 – J. Oschmann, Energy Medicine – The Scientific Basis, Edinburfh, Churcill Livingstone,2000, p.206]

 

Fonte: William Lee Rand – Una spiegazione scientifica del reiki